CARMELO BORG PISANI
Patriota italiano e maltese

Intervista a Paolo Gulminelli

INTERVISTA AL CAPITANO GULMINELLI: CARMELO BORG PISANI, UN EROE DA ONORARE.

Abbiamo avuto il piacere di intervistare Paolo Gulminelli, Capitano della Marina Militare ed autore, insieme ad Henry Frendo – Professore di storia moderna all’Università di Malta fino al 1992, e di Storia moderna e relazioni internazionali presso l’Università di Urbino – del libro intitolato “Carmelo Borg Pisani: Patriota italiano e maltese. Nuovi documenti e supposizioni”, edito dall’Associazione Culturale Sarasota. Il capitano Gulminelli si prodiga da anni con scritti, lettere ed articoli per cercare di fare conoscere la triste storia del patriota maltese (cliccare qui per leggerla), sia per tensione morale alla giustizia terrena, sia per un sentimento di dovere nel tentare di compensare il fatto che una figura di una tale caratura fosse finita nel dimenticatoio, quasi denigrata dai diversi concittadini maltesi che ancora adesso ne misconoscono la storia.

 

Gentile Capitano Gulminelli, anzitutto un saluto ed un grande ringraziamento per la sua disponibilità da parte di tutti noi del Movimento Irredentista Italiano. Potrebbe esporci brevemente la storia del suo personale avvicinamento alla storia e alla figura di Carmelo Borg Pisani?
Mi sono interessato a Carmelo Borg Pisani molti anni fa, di istinto, non appena lessi la motivazione della Medaglia d’Oro al Valore Militare alla Memoria, concessagli nel 1943. Più precisamente mi colpì la sua vicenda, triste per il tragico epilogo, che presenta numerosi punti focali: • Non si procedette all’attacco e all’occupazione di Malta, cosa alla quale Borg Pisani anelava e per la quale si sacrificò; • Lo si è lasciato indietro, e nessun nostro soldato deve essere lasciato indietro (la vicenda dei marò è una vergogna soprattutto per questo aspetto), tanto più in quanto si aveva la piena consapevolezza che Carmelo avrebbe rischiato la vita; • Era un artista, pittore e scultore, aveva un forte grado di miopia, non era certamente uno nelle migliori condizioni fisiche per ricoprire il difficile ruolo assegnatogli, ma aveva un grande coraggio, che dimostrò sempre, fino agli ultimi istanti di vita, di fronte al patibolo; • Sul muro della sua cella venne trovata una frase, scritta da Carmelo con il carboncino, che recitava : “I servi ed i vili non sono graditi al Signore”. Una frase che, dopo averla conosciuta, ho posto a base della mia vita. La considero una delle massime più grandi, coraggiose ed ispiratrici per la vita di ogni essere umano.

Il libro da voi pubblicato è basato sul saggio del prof. Frendo, ed il sottotitolo, “Nuovi documenti e supposizioni”, lascia intuire l’introduzione di nuovi elementi nella vicenda storica del patriota maltese, sulla quale ancora oggi ci si divide tra le teorie del “traditore” e dell’”Eroe”. Potrebbe raccontarci la genesi di questo progetto editoriale?
Effettivamente il libro consiste nel saggio del Prof. Henry Frendo, ordinario di storia contemporanea presso l’Università di Malta e di storia moderna e relazioni internazionali presso l’Università di Urbino, che uscì per la verità già nel 2006, in lingua inglese, a Malta. Si trattava di colmare un “vuoto” che era sfuggito anche al Prof. Stefano Fabei, nel suo tuttavia ottimo libro intitolato “Carmelo Borg Pisani: Eroe o traditore?”. Il saggio del prof. Frendo, infatti, ha una notevole importanza in quanto contempla l’intera analisi della Storia di Carmelo Borg Pisani, affrontata con dovizia di informazioni ed obiettività di fondo, ma soprattutto perché realizzata proprio da un Maltese, scevro da ogni sentimentalismo e revanscismo. Il professore aveva oltretutto manifestato, nell’inverno del 2008, l’idea di potere tradurre e stampare in Italia il suo saggio. Dopo più di quattro anni passati a cercare aiuti nella traduzione, e financo nella pubblicazione, riuscimmo subito dopo l’elezione di Papa Francesco, nel marzo 2013, a far uscire il libro.

Negli ultimi tempi i tentativi di divulgare la storia di Carmelo Borg Pisani sono stati diversi, uno su tutti quello da lei già citato, del prof. Stefano Fabei, che nel proprio libro “Carmelo Borg Pisani: eroe o traditore?”, non ha mancato di ringraziarla per il prezioso aiuto da lei fornito. Da cosa nasce il bisogno di questo nuovo libro? Cosa aggiunge alla storia dell’eroe maltese?
Oltre al saggio del Prof. Henry Frendo, che attingendo dagli Archivi maltesi ed inglesi ha sicuramente fornito nuovi elementi e spunti di ulteriori approfondimenti, devo necessariamente sottolineare che il libro presenta l’antologia di tutti quegli scritti ed articoli usciti sui siti, sulle piccole riviste, sui quotidiani, realizzati da noti, e meno noti, scrittori ed autori italiani. Questo rappresenta sicuramente un variegato insieme che, oltre a fornire un’approfondita panoramica sulla storia di Carmelo Borg Pisani, rende onore a quei vari autori che, senza il libro, sarebbero rimasti ingiustamente nel dimenticatoio.

Sappiamo che lei fa parte della “Compagine italo-maltese degli amici di Carmelo Borg Pisani”. Potrebbe raccontarci come nasce e come opera? Quali sono i suoi obiettivi e le attività?
La compagine italo-maltese degli Amici di Carmelo Borg Pisani è nata quest’anno, poco dopo l’uscita del libro, ed in concomitanza con la nascita del sito “www.borgpisani.it”. Rappresenta l’élite di coloro che, nel tempo, si sono impegnati per la causa di Borg Pisani, e che guidano anche il gruppo Facebook “Carmelo Borg Pisani: un Martire dimenticato“. Il leader italiano è Pierfrancesco Nicoletti, Jo Meli quello maltese. Gli obiettivi sono quelli di mantenere alto e vivo il ricordo dell’Eroe, allo scopo di concedergli finalmente una cristiana sepoltura a Malta o, se non fosse possibile realizzare un cenotafio sul luogo, in Italia, presso il Sacrario Militare d’Oltremare di Bari.

Un rapido excursus enogastronomico irredentista: il vino commemorativo dedicato a Carmelo Borg Pisani, prodotto ed imbottigliato dall’Azienda Agricola Biologica Pisani di Viggiano. E’ un prodotto che ha sempre suscitato la nostra curiosità ed approvazione, sia per il carattere commemorativo che per la capacità di diffusione della storia dell’Eroe maltese.
Il vino commemorativo è nato da uno splendido rapporto di amicizia tra me ed i fratelli Pisani, della omonim2013-11-27 23.11.09a Casa Vinicola sita in Valle d’Agri, visionabile in rete all’indirizzo http://www.vinibiopisani.it. Come potrete notare dalla foto relativa all’azienda agricola inserita nel libro (da noi qui riportata, al centro il produttore vinicolo Francesco Pisani, a destra il Capitano Paolo Gulminelli – ndr), in questa vicenda potremmo dire che ci sia la presenza del caso, delle coincidenze, insomma dell’Altissimo. Mi riferisco alla straordinaria somiglianza che c’è tra il proprietario dell’azienda Francesco Pisani ed il nostro Carmelo Borg Pisani. Per quanto riguarda le caratteristiche del vino Borg Pisani, c’è da dire che segue il disciplinare della D.O.C. “Vini dell’Alta Val d’Agri”, ed è un mix di Merlot (70%) e Cabernet Sauvignon (30%). Da notare la bella etichetta, con la foto più famosa di Carmelo su uno sfondo tricolore sul fronte (con il verde un po’ in disparte per dare maggiore risalto al bianco e rosso, colori della bandiera maltese), e sul retro la già citata Massima dell’Eroe: “I vili ed i servi non sono graditi al Signore”.

Tornando al libro, pensa che questo studio possa chiudere definitivamente la diatriba sulla figura di Carmelo Borg Pisani o, in futuro, potrebbero esserci ulteriori spazi per analizzare ancora più a fondo la questione?
Credo di poter dire, senza peccare di immodestia, che questo libro, insieme a quello del Prof. Stefano Fabei e ai due libri ( Per il sogno della sua Vita ed il “Caso” Borg Pisani) scritti in precedenza da Laurence Mizzi (il più noto biografo di Carmelo Borg Pisani), dia una visione complessiva esaustiva, per poter capire il personaggio e conoscere la sua storia. Se alla scadenza degli anni di segretazione dei documenti, qualcuno riporterà ulteriori prove e/o atti, la cosa potrebbe essere sicuramente molto utile, anche perché si potrebbero svelare degli inconfessabili retroscena, tra i quali: 1) il perché della pena capitale (oltre al già noto vulnus sulla cittadinanza di Carmelo Borg Pisani, che lo avrebbe condannato in qualità di traditore, una chiave di lettura potrebbe risalire al modus operandi dell’imperialismo inglese, fautore del classico detto “colpirne uno per educarne cento”, visti i numerosi maltesi arruolatosi con l’Italia, filoitaliani e/o già deportati dagli stessi inglesi nei campi di concentramento in Uganda); 2) il perché ci fu un ostracismo immotivato da parte del fratello prete (chi voleva coprire Don Paolo Borg Pisani? Forse, come sostengono in molti a Malta, il Monsignor Gonzi – Vescovo di Malta nel 1942 ed eletto Arcivescovo nel 1944 – che fu favorevole alla pena capitale per ingraziarsi gli inglesi?).

Come Movimento Irredentista Italiano abbiamo sempre sostenuto che Malta, indipendente dal 1964, debba prendere una posizione definitiva sulla figura di Borg Pisani. Alla stessa maniera, abbiamo sempre “sognato” un’Italia più attenta ed orgogliosa dei propri Eroi, un’Italia che renda il dovuto onore ad uno dei suoi tanti figli sfortunati e dimenticati. Quali sono secondo lei i prossimi passi sulla via della riscoperta nazionale e popolare della storia dell’eroe maltese e dell’irredentismo italiano a Malta, di cui Borg Pisani fu non di certo l’unico, ma uno dei tanti esponenti?
Concordo con le vostre considerazioni circa i presupposti che dobbiamo necessariamente porci per il prossimo futuro: il popolo italiano è strano, oggi sembra avulso dalla realtà, ma un domani, come un vulcano dato in maniera sbrigativa ed approssimativa per spento, potrebbe riaccendersi improvvisamente. L’importante, in questo preciso momento storico, è che si mantenga sempre viva la memoria dei nostri Eroi, unitamente alla fiamma dei loro ideali di onore, fedeltà, senso del dovere ed amor di Patria per i quali non esitarono ad immolarsi. Un popolo che non ha conoscenza piena e vera del proprio passato, non può avere futuro.

Per concludere, un’ultima domanda su un argomento da lei già brevemente citato poco fa: secondo lei sarà davvero possibile, in futuro, recuperare i resti mortali di Carmelo Borg Pisani per seppellirli in un luogo degno della sua statura ideale e morale, on un monumento, o almeno una lapide, che ne ricordi la bontà, il coraggio, la purezza?
Sono un capricorno, sono romagnolo e sono militare. Pertanto sono tenace, testardo e seguo sempre in ogni mia azione la massima di Guglielmo Il Taciturno: “Non occorre sperare per intraprendere, né riuscire per perseverare”. Con il vostro aiuto, e con quello di coloro che si aggiungeranno alla “masnada”, sono certo che riusciremo a dare a Carmelo il rispetto e gli onori che merita, anche se saranno sempre “poco” rispetto al “tanto” che lui ha coraggiosamente messo in gioco per la nostra Patria. Sono certo che arriveremo laddove Dio volle il tricolore. Vi ringrazio e vi saluto caramente. Viva l’Italia e tutti gli Eroi caduti per la Patria.

Grazie a lei Capitano, con la speranza di riuscire, un giorno, a realizzare il nostro sogno di dare una degna sepoltura a Carmelo Borg Pisani, e di far sì che venga onorato come merita.

Emanuele Piloni